Dopo la pubblicazione del Decreto del ministero dell’Università del 1 luglio 2022 tutte le 37 Università statali hanno completato la pubblicazione dei rispettivi bandi di ammissione alle 22 Professioni sanitarie (infermieri, ostetriche, fisioterapisti, logopedisti, dietisti, tecnici, ecc.) per l’esame di ammissione del 15 settembre. Al momento i posti assegnati sono 31.730 (di cui 17.997 per infermieri) – ma sono ancora provvisori – perché si attenderebbe la determinazione definitiva dei posti da parte del Ministero dell’Università, a cui dovrebbe fare seguito l’aggiornamento dei bandi di ammissione da parte delle Università.
In base ai dati degli anni scorsi, potrebbero essere circa 78 mila gli studenti interessati a iscriversi.
Per le 39 Università statali, che faranno tutte contemporaneamente l’esame di ammissione il 15 settembre, le scadenze dei bandi di ammissione vanno dal 27 luglio dell’Università di Ancona al 28 luglio di Catania, al 2 agosto dell’Università di Roma Sapienza, 3 agosto Torino, 4 agosto Milano Bicocca e 5 agosto Novara, poi 8 agosto per Pisa e L’Aquila, 9 Perugia, 10 Pavia e 11 agosto Varese e Siena. Dopo la pausa di ferragosto, a seguire, nel periodo dal 16 al 31 agosto, tutte le altre 26 Università, il 16 Firenze, il 17 Trieste, il 18 Bologna, il 22 agosto Trento, Verona, Modena e Parma; 23 agosto Milano e Ferrara, 24 Bari e Palermo, 25 Messina, il 26 agosto Brescia, Udine, Chieti, Napoli Campania, Salerno, e Catanzaro. Fanno seguito il 29 agosto le Università di Genova e di Lecce, il 31 agosto Napoli Federico II, Foggia, Cagliari e Sassari. Infine il 2 settembre Padova e il 6 settembre l’Università di Roma Tor Vergata.
Per quanto riguarda il costo della tassa di iscrizione per l’esame di ammissione è rimasto quasi invariato rispetto allo scorso anno in tutte le Università statali, con media di 55 euro.
Si confermano per il costo maggiore, con 100 euro, Brescia, Pavia, Varese, Novara, Napoli Campania e Salerno. Mentre continua da diversi anni ad essere le più economica l’Università di Cagliari con 24 euro (lieve ritocco su 23 euro dello scorso anno); ritocco in aumento anche Milano Bicocca da 10 a 30 euro. Sono sulla media di 50 euro la maggioranza delle altre Università come Torino, Milano, Trento, Verona, Genova, Bologna, Parma, Firenze, Ancona, Chieti, Napoli Federico II, Bari, Lecce, Catanzaro e Messina.
Mentre per le 7 Università non statali la tassa di iscrizione va da 70 a 150 euro, con media pari al doppio, 111 euro.
Sono diverse anche le date dell’esame di ammissione del 15 settembre delle Università statali e vanno dal 1 settembre di Milano Humanitas al 2 di Roma Campus Biomedico, al 6 di Roma Cattolica e all’8 di Lum Bari e Enna, al 10 settembre di Milano S. Raffaele e infine all’8 ottobre per Roma UniCamillus. In alcune di queste Università si tratta di sessioni ulteriori alle prime che erano sono state espletate nei mesi precedenti.
Circa i questionari per l’esame di ammissione ogni Università prepara il suo in modo autonomo, ma che tuttavia è uguale per i tutti i 22 Corsi. Mentre, come è noto, per quello di Medicina e Chirurgia il ministero dell’Università stabilisce di utilizzare un questionario unico per tutti a livello nazionale, che viene predisposto dal Consorzio Cineca di Bologna.
Tuttavia anche per le professioni sanitarie, ormai la metà delle 39 Università statali si avvale del Consorzio Cineca per l’utilizzo di un questionario unico, come si rileva nei bandi delle 19 Università di Novara, Verona, Udine, Trieste, Parma, Modena, Bologna, Siena, Ancona, Perugia, Roma Tor Vergata, L’Aquila, Chieti, Salerno, Bari, Foggia, Messina, Cagliari e Sassari. (Fonte: Dr. Angelo Mastrillo – Docente in Organizzazione delle professioni sanitarie all’Università di Bologna – Segretario Conferenza nazionale Corsi di Laurea Professioni sanitarie – ilsole24Ore)
Per consultare il bando: clicca qui