Il presente corso vuole presentare la memoria come un sistema estremamente articolato e complesso che attraversa fasi ben precise: dalla percezione di un evento (o di un oggetto, un colore, un odore, un’emozione) alla sua classificazione e catalogazione. Il sistema mnestico, però, non è articolato in modo passivo: i dati non vengono semplicemente “raccolti e fissati” così come sono oggettivamente, ma, durante la catalogazione, subiscono una ricostruzione e un’alterazione, determinate soggettivamente dai processi di distorsione percettiva. In tal modo, attraverso le quattro lezioni proposte, si vuole richiamare l’attenzione sull’importanza dei falsi ricordi e la loro influenza su determinati eventi. Viene illustrato il problema mnestico del falso ricordo. Può sorgere spontanea la domanda “cos’è la realtà?”. La realtà che viene percepita è “vera”, un’illusione ottenuta attraverso la manipolazione dei ricordi o frutto della nostra mente?
Obiettivo del corso è tentare di rispondere in maniera chiara , semplice ed esaustiva a tali quesiti, cercando di offrire all’ascoltatore una visione lineare sull’argomento. Il corso vuole offrire una panoramica generale sul concetto di memoria, approfondendo tematiche specifiche inerenti i ricordii falsi ricordi e le dimenticanze. La memoria è una funzione della nostra mente molto complessa tanto che si dovrebbe, più giustamente, parlare di memorie. Non bisogna immaginarla come un magazzino o un deposito statico di tutti i nostri ricordi, ma un sistema dinamico molto articolato, che risente di molteplici fattori, interni ed esterni, tra cui attenzione, emozioni, alimentazione, stress, riposo, assunzione di sostanze. L’altra faccia della memoria, è la dimenticanza, ossia l’incapacità di ricordare. In che modo si costituisce un ricordo, e che cosa sono i falsi ricordi? Perché le persone dimenticano? Quanto dura un ricordo nella memoria a lungo termine? L’atto del ricordo è uno dei meccanismi più importanti e affascinanti della nostra mente. Senza il ricordo verrebbe meno il nostro essere umani, la nostra identità, il nostro esistere. La memoria infatti è multifunzionale, collegata a tutte le nostre attività quotidiane e a tutte le altre abilità cognitive che possediamo. Il suo ruolo evolutivo è evidente: senza di essa non saremmo stati in grado di sopravvivere. Ma questo non è un meccanismo perfetto: nessuno di noi è in grado di ricordare un evento in maniera esatta, come fosse un video o una fotografia. Basti pensare ai racconti che vengono tramandati oralmente attraverso le generazioni: la versione originale è sempre molto diversa da quella attuale. La nostra memoria è infatti estremamente malleabile e soggetta a numerose distorsioni: segue infatti un percorso ricostruttivo piuttosto che riproduttivo. Ciò che ricordiamo può essere accurato, ma non necessariamente esatto; può essere verosimile, ma completamente falso. In questo caso si parla di falsi ricordi. Per falso ricordo si definisce una rievocazione distorta di un ricordo preesistente o addirittura di un evento mai accaduto realmente. Il falso ricordo così formatisi è vivido e autentico similmente ai normali ricordi, e sarà vissuto dal soggetto come veritiero. E’ quindi evidente il ruolo che possono avere i falsi ricordi in ambiti particolari come quello della testimonianza. Spesso infatti i testimoni, in particolare i bambini e coloro che non hanno una traccia mnestica abbastanza forte, possono produrre ricordi totalmente errati, in particolare se sotto stress e pressati da domande coercitive.

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